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Corso di Propedeutica ed Educazione Musicale


Per la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado

Metodologia applicata e Obbiettivi raggiungibili

La metodologia applicata è quella del M° Giordano Bianchi, insegnante, musicista e musicoterapeuta, fondatore di un sistema pedagogico musicale e figura che ha saputo e sa fare musica con bambini ed educatori.

Attraverso una lunghissima esperienza con allievi normodotati e svantaggiati, il metodo è impostato su un itinerario musicale di base che può essere utilizzato in due direzioni :

1) proponendo attività di educazione al suono ed alla musica di tipo animativo e creativo, rivolto ai bambini in età prescolare e scolare, in una prospettiva formativa e preventiva attenente anche all’integrazione partecipativa di soggetti portatori di handicap;

2) praticando programmi rieducativi che, partendo dal codice sonoro-musicale, puntano ad un’attivazione e ad un recupero funzionale di bambini e ragazzi svantaggiati, in diverse aree dello sviluppo mentale.

Si tratta dunque di un approccio basato su criteri di globalità ed interdisciplinarità, che pur privilegiando il linguaggio sonoro e i suoi codici, si proietta costantemente su altre aree dell’apprendimento: quella ludico-espressiva, quella psicomotoria, quella verbale e logico matematica.

Tale metodo è il frutto, con successive rivisitazioni ed integrazioni da parte del fondatore, delle proposte per una nuova educazione musicale di base, fatte da Dalcroze, Orff, Kodaly, Willems (ecc), ed anche in questo metodo troviamo il principio della piena operatività del bambino in tutte le sue esperienze uditivo-musicali: percezione, manipolazione, selezione, registrazione, analisi, produzione e notazione.

Nel suo metodo Giordano Bianchi associa la parte ritmo-musicale ad un’esperienza di vissuto corporeo, praticata gioiosamente e tendente alla coordinazione funzionale.

Il bambino, grazie ad un andamento ritmico del movimento e ad una percezione gestuale della durata, facilita l’elaborazione di quei processi psicomotori basati su un progetto d’azione.

Corpo, movimento e tempo sono categorie indipendenti, rispetto alle quali il ritmo percepito, interpretato corporalmente, riprodotto e reinventato musicalmente svolge una funzione di “organizzatore psichico”, sia sul piano motorio che su quello espressivo.

Si rilevano due perni principali di questa metodologia :

– legame tra suono e gestualità;

– legame tra movimento organizzato e suoni.

Il suono viene sempre messo in relazione al gesto: percussione e sfregamento sono le tappe di percorsi di scoperta, di manipolazione, di organizzazione dei suoni, secondo un procedimento che, partendo da un livello di massima semplicità e informalità, guida il bambino verso risultati più complessi e formalizzati.
D’altra parte il gesto è sempre potenzialmente suono, inteso, in questo caso, come azione strumentale oppure come vettore di comunicazione con altri bambini ed, il movimento e l’esecuzione, sono sempre al centro dell’attenzione e dell’ intenzione educativa.

Il gesto, divenuto così simbolico, segna i vari percorsi del suono (acuto, grave, lungo, corto, ecc) trasformandosi successivamente anche in materiale grafico che, subendo diverse trasformazioni, arriva a diventare segno musicale; in questo modo si andranno a rinforzare i rapporti stabiliti tra schemi-motori-musicali e schemi mentali.
Per quel che riguarda il secondo punto (precedentemente citato ) riguardante la metodologia Bianchi, possiamo affermare che il linguaggio musicale, codificato dal bambino in base alle sue possibilità, diviene un territorio che aiuta a comprendere alcune procedure di trasformazione del pensiero, atte a costruire nuove mappe cognitive come, ad esempio, la trasformazione del suono-gesto intesa come invenzione creativa di nuove formule sonore.
Il territorio musicale diviene il ricettacolo di piste esplorative dove tutto può cambiare ed essere contemporaneamente tenuto in memoria.
Suono e movimento si coniugano allora con ritmo, tempo e spazio e l’esperienza musicale arriva ad attivare e sviluppare alcune capacità di base di tipo psicomotorio (schema corporeo) e cognitivo (attenzione, percezione cognitiva e discriminativa).

La metodologia fin qui illustrata è basata quindi su delle “codificazioni” reciproche tra informazioni uditive, motorie, visive tattili e cinestetiche; tramite continui passaggi dal movimento al suono e al segno, l’attività musicale appare come un’opportunità per il bambino di procedere a semplici trasformazioni fra i differenti codici: quello sonoro, quello gestuale, quello grafico e quello verbale; essa punta così, direttamente, alla promozione e al rinforzo dei processi cognitivi elementari del bambino e propone l’esperienza musicale come un vero e proprio “organizzatore mentale”.

 

ATTIVITA’ E LABORATORI

 

L’animazione Musicale non prevede l’insegnamento della musica in modo tecnico e tradizionale (attraverso la complessa teoria del solfeggio) sostenente che la materia sia accessibile solo ai pochi dotati, ma ha lo scopo, passando attraverso le sue interdiscipline:

-ESPRESSIONE CORPOREA;

-ESPRESSIONE GRAFICO -PITTORICA;

-ESPRESSIONE LOGICO -MATEMATICA;

-LINGUAGGIO VERBALE;

-TEMPO;

di EDUCARE, attivando la globalità degli individui (attraverso la partecipazione attiva), in un modo ludico e di riuscire a creare uno stimolo di ricerca e quindi di interesse verso questo argomento.
Altra rilevante finalità è quella di inserire nel gruppo le persone che hanno difficoltà (soggetti svantaggiati, portatori di handicap integrati nelle comuni strutture scolastiche).

Per lo sviluppo dei programmi ed il raggiungimento degli obbiettivi viene utilizzato in maniera prioritaria il gioco, coinvolgendo:  mente, corpo, voce, grafica e disegno, estendendo il lavoro in laboratori di:

– Animazione e didattica musicale di base;

-Mimo -teatro e musica;

-Voce;

-Flauto e musica d’insieme;

-Sonorizzazione e drammatizzazione;

-Tecnica vocale, didattica e direzione di coro;

-Studio della tastiera (primi elementi teorico pratici);

-Studio della chitarra a corde preparate;

-Danza;

-Elementi pratici e compositivi;

-Immagini linguaggi e media espressivi;

-Psicomotricità e musica;

-Recitazione e musica.

 

Principali obbiettivi raggiungibili attraverso le attività proposte:

 

– stimolazione delle capacità senso – percettive;

– sviluppo delle capacità d’intonazione;

– coordinamento audio – motorio ed oculo – manuale;

– giochi per la stimolazione e la conoscenza del proprio corpo e della sua simmetria in associazione al ritmo,
   all’ imitazione gestuale a specchio, all’ortofonia, alla memorizzazione ed all’associazione di un antecedente
   con un suo conseguente;

– ascolto partecipato;

– auto ascolto con ricerca ritmo – timbrica su vari strumentini;

– avvio alla musica d’ insieme ed alla sonorizzazione;

– giochi per l’ acquisizione dei concetti spazio – temporali;

– prontezza di riflessi e associazione uditiva e visiva attraverso il coordinamento ritmo-simmetrico; in
   associazione alla parola e per evidenziare con il corpo e graficamente l’altezza dei suoni;

– quantità e successione cronologica;

– lateralizzazione;

– approccio alla simbolizzazione grafica;

– sonorizzazione ed espressione corporea ;

– intonazione vocale e relativo avvio alla creatività;

– avvio alla discriminazione vocalica in associazione al simbolo gestuale e all’altezza del suono;

– espressione grafica guidata, per l’ acquisizione del senso orizzontale, verticale e rotatorio;

– sviluppo della percezione uditiva e tattile, mediante giochi di discriminazione dei materiali sonori metallici
   e non metallici;

– utilizzazione di strumentini didattici e del loro contrasto timbrico nell’espressione “orchestrale” e nella
   sonorizzazione di semplici pantomime;

– avvio allo studio del flauto dolce e alla chitarra a corde preparate;

– socializzazione attraverso espressioni ludico – affettive;

– sviluppo delle capacità di attenzione e di coordinamento ritmico manuale;

– sviluppo delle capacità logico – matematiche;

– pre lettura di cellule verbo – ritmiche più semplici;

– oggettivazione grafica della struttura ritmica delle parole;

– acquisizione ritmo melodica;

– orientamento nello spazio in base al solo udito.

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